No alla concessione del parco pubblico consolidato Michelotti a Zoom per mezzo secolo.
Un brevissimo aggiornamento per tutti coloro che si stanno chiedendo: a che punto siamo in questa contestata,anomala, sedicente valorizzazione che vede un "parco pubblico consolidato", con alberi alti trenta metri trasformarsi in un qualcosa che è un misto di stalle-teche-rettilari-acquari-farfallifari -parcheggi e paesaggi tropicali di pura plastica-ferro-vetro....a pagamento?
Nell'audizione del 21/10/2016, [qui i dettagli e il link alla registrazione] durante la seduta congiunta di 2^ e 6^ commissione, presenti anche i due assessori e il dott.Lamberti responsabile del procedimento, il coordinamento Nozoo ha avuto modo di esporre all'amministrazione a cinque stelle un incredibile numero di motivazioni secondo le quali tutta la procedura di concessione voluta e condotta dalla giunta Fassino (dal bando all'aggiudicazione definitiva) - e ancor oggi difesa strenuamente dall'ex assessore Lavolta oggi consigliere - sarebbe inficiata da gravi vizi formali e sostanziali.
Purtroppo, dopo
tutta l'esposizione durata quasi due ore, la conclusione a cui sono
giunti sia il vicesindaco Montanari che l'assessora all'ambiente
Stefania Giannuzzi non è stata quella attesa, ma altra, abbastanza scollata dalle ferme posizioni contro le privatizzazioni di beni
pubblici da sempre assunte dal m5s, trincerandosi dietro
il timore di un non dimostrato rischio di richieste di non quantificati danni da
parte degli aggiudicatari e dietro ad una presunta impossibilità (nemmeno di fronte agli allarmanti e mai verificati bilanci di Zoom?) di
fermare un iter giunto ormai alle fasi conclusive antecedenti la
firma della convenzione (contratto di concessione) .
Se va riconosciuto al vice sindaco e all'assessora che non c'era entusiasmo nel loro affermare che "il progetto va avanti" , non va sottaciuto che si è avuta l'impressione che tutti i rilievi sollevati dal coordinamento Nozoo non siano stati considerati abbastanza importanti. Abbastanza da indurre l'amministrazione a una sorta di auto-sospensiva della firma della convenzione sino al puntuale esaurimento della verifica di ogni singolo elemento presentato dal Coordinamento Nozoo.
Se va riconosciuto al vice sindaco e all'assessora che non c'era entusiasmo nel loro affermare che "il progetto va avanti" , non va sottaciuto che si è avuta l'impressione che tutti i rilievi sollevati dal coordinamento Nozoo non siano stati considerati abbastanza importanti. Abbastanza da indurre l'amministrazione a una sorta di auto-sospensiva della firma della convenzione sino al puntuale esaurimento della verifica di ogni singolo elemento presentato dal Coordinamento Nozoo.
Di fronte a tale
chiusura, il Coordinamento Nozoo, unitamente ad altre Associazioni,
si è visto costretto a presentare ricorso al Tribunale
Amministrativo Regionale, con l’assistenza
dello Studio Legale Fenoglio Callegari, richiedendo
la sospensione e, quindi, l’annullamento della procedura.
Ora
si attendono i tempi della giustizia amministrativa.
Torino, 5 novembre
2016.