Va preliminarmente detto che il modo di valutare i risultati di una manifestazione dipendono sostanzialmente da quelli che sono gli obiettivi che si vogliono raggiungere. Questo significa che ciò che io ritengo dannoso per gli animali da un altro può essere considerato utile proprio per la "sostanziale" diversità di obiettivi, al di là invece di una apparente identità di intenti.
Della divergenza di vedute ce ne si può rendere conto solo DOPO una prima esperienza . Quindi non mi si chieda perché ero a quel presidio, visto mai ero stata ad eventi organizzati da quelle persone.
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Questo resoconto vuole essere la
cronaca semiseria di un curioso pomeriggio animalista del 13/10/2012 . Qualcosa
è andato bene e qualcosa no. Residua un po' di rammarico perché, con un pochetto di organizzazione in più, si potevano
evitare certi scivoloni e cadute di stile e si poteva essere più efficaci rispetto ai soggetti nei cui confronti serve essere efficaci (che non sono i circensi).
Cominciamo col dire le cose
positive:
- eravamo una sessantina ( numero non insignificante)
- grazie ai giusti contatti sono usciti ben tre articoli di giornale (uno on line e due sulla stampa )
- c'era un gruppo di giovani con tute da tigre e giocolieri che sicuramente facevano “colore” con dignità (cosa che non sarebbe stata se in tuta ci fossero stati degli over fifthy )
Date queste positività la
manifestazione avrebbe potuto essere 300 volte più efficace.
Per efficace intendo ciò che intendo
di solito . Siamo in piazza per sensibilizzare la gente e non per
fare un improduttivo testa a testa con gli sfruttatori di animali (
stile “diecipercentopadovani” tanto per capirci, che spendono
soldi e tempo per presidiare una fiera di cacciatori e serpentari).
Personalmente mai mi sarei mangiata un
pomeriggio e 11 euro di treno (+ 5 di sovrattassa perchè manco a
dirlo ero in ritardo e ho fatto il biglietto a bordo) per andare a
insultare la Moira a suon di urletti, nè lo avrei sprecato per fare
la “gita degli animalisti “come molti hanno fatto visto che hanno
passato metà pomeriggio a chiacchierare fra loro ( son venuti a fare
le “belle statuine” davanti al circo?) interrompendo l'amabile
conversazione per lanciare lo slogan del momento senza nemmeno valutare se fosse uno slogaN utile o dannoso.
Il bersaglio dovrebbe essere sempre il cervello
dello spettatore o del passante e non i circensi.
Cervello che acchiappi (se acchiappi)
grazie a parole sensate o a un certo tipo di visibilità (grazie a
striscioni, costumi o altro).
Detto ciò va ancora premesso che già
dall'evento facebook era palese l' inesperienza di chi organizzava
- sia sulla
“tecnica “ degli eventi su facebook,
- sia su ciò che accade
davanti a un circo.
La carenza di esperienza sulla
creazione di eventi fb ha fatto sì che il titolo dell'evento
acchiappasse la bellezza di 350 “PARTECIPERO” che per l'80%
si sono rivelati farlocchi .
In pratica ,di quel chilometrico ed urlato
i soliti
“leggounarigachduesonotroppeemistanco”ci hanno capito una
ramazza e la compulsione feisbucchiana ha eccitato 300 ditine a
cliccare parteciperò senza manco capire “a cosa”, se al corteo o
al presidio, ma più verosimilmente all'invio di e mail.
Il mio istinto da crocerossina (degli
animali ovviamente ) mi ha portato a tentare più volte a rimettere in piedi
quel caos di evento dando suggerimenti sulla modifica del nome e
della descrizione, sulla fornitura di banali info quali il percorso
del corteo, sulla stesura di alcuni slogans, sull'indicazione di
intuitivi suggerimenti perché il corteo sembrasse UN CORTEO di
manifestanti e non una mandria di bufali al pascolo.
( ove ci sono slogan e dritte sul
corteo)
Tutto vano.
La cosa più drammatica (sulla
bacheca evento) era l'apparente “regia “ (inesistente) di due organizzatori che ad ogni suggerimento rispondevano con
amenità (pure indispettiti), riportando tutto ad una anarchica quanto inopportuna "improvvisazione" , per non dire al caos più totale.
Anzi, la DIRIGENZA arrivava ad
incentivare slogan del tipo “moira,moira, vaffan**lo”.
Nonostante queste “casinare & pressapochiste ”(per me) premesse avevo deciso di andare per gli schiavi del circo e perché,
per fortuna, se il contesto si fosse dimostrato troppo INIDONEO,
avrei saputo come prenderne le distanze e comunque fare qualcosa di
utile per gli animali. .
Vercelli , piazza Cavour ore 14.
Da Torino a Vercelli c'è un treno ogni
ora e io sono arrivata con altri tre per l'ora del “concentramento”
cioè un'ora prima della partenza del corteo .
L'impatto è stato poco entusiasmante
perché alle 14 di sabato per le strade di Vercelli non c'era esattamente ..
NESSUNOoo. (col senno di poi , un qualunque abitante di Vercelli, avrebbe suggerito di fare il corteo ALMENO in un orario in cui per strada ci fosse stato qualche vercellese, tipo 16-17 e in strade più centrali).
In tale deserto vediamo un bipede
eretto a cui chiediamo indicazioni per piazza Cavour. Robe da non
credere : era un turista ( a Vercelli ?).. inglese. La fortuna ci
assiste e passa UNA vercellese che ci indirizza in piazza Cavour. In
quel breve tragitto , su una vetrina , appiccicata con il nastro
adesivo esternamente vedo una locandina (abusiva e senza timbri) della Moira . In preda a
delirio distruttivo la straccio e la tengo come Toro Seduto avrebbe tenuto lo scalpo del nemico.
In piazza Cavour mi aspetto i
magnifici 350 ma, alle 14, se ne vedo trenta è tanto. Non ci
abbattiamo: sappiamo che tutti arrivano alle 15.00.
Il tempo passa ma dei 350 arriva solo qualche “molecola spersa nel cosmo”: a fatica, vedo una
sessantina di persone e una 15ina di cani (perchè se li portino
dietro lo sa solo Dio). Vabbè amen, come va va.
Nel piazzale ci sono prove di megafono
e incomincio a sentire un paio di stupidaggini di stile
trepercentopadovani. Nella calma più assoluta lascio il mio
megafono in borsa e tengo a tiro un po' di volantini che mi ero
portata, ripromettendomi di volantinare in coda in caso di
megafonate senza stile.
Alla testa del corteo ci ritroviamo: un signore "molto adulto", sfanculatore “nature” , un suo coetaneo con
megafonino da puffi, una signora sui 45 che si autoinveste
da apripista. La signora (volto noto avvezzo all'uso del megafono) dice tante cose giuste. Purtroppo ha il
difetto di di condirle con saltuari sfoghi secondo me inopportuni (tipo :vivisezioniamo i vivisettori o imprigioniamo/frustiamo i circensi ) che causano dannose cadute di stile non solo riferite a lei ma, ovviamente, a tutti i presenti di cui si elegge portavoce.
I tre ci invitano a disporci per la
partenza . Siccome eravamo decisamente e tragicamente POCHI per un corteo, sarebbe stato molto
opportuno seguire i miei consigli sulla disposizione per darci una consistenza più dignitosa. Avendo ripetuta esperienza di cortei "riusciti" quello che era
bene fare l'avevo scritto giorni prima e decisi di non dire nulla “altro”(Non
volete la maestrina? Vediamo che combinate).
Piazza Cavour ore 15,10 , parte il
“corteo “
Quello che parte alle 15.10 NON è un
corteo di “manifestanti “(secondo me ) ma un GNOCCO di 60 persone
più simile a un grumo di fedeli alla processione di santa Rosalia.
Fosse finita qui! Dopo dieci metri il signore "molto adulto" da il "la" con il primo vaffa seguito da una metà di
pellegrini. Nessuno insorge .
In quell'istante si decreta la fine
della mia non-iniziata partecipazione al corteo.
La mia funzione diventa , in coda,
quella di una volantinatrice-cane-sciolto che ovviamente dava ai
passanti uno straccio di spiegazione dei VAFFA usciti dalle bocche
del grumo di fedeli dietro a Santa Rosalia passato qualche minuto prima ,
ricevendo pure dei ringraziamenti ( “ah ma grazie, infatti non
capivo.. “) .
MA NON E' ANCORA FINITA !
Il corteo finiva davanti al tendone e
un tempo “sensato “ per essere là poteva essere un 45 minuti
prima dell'inizio dello spettacolo delle 17.30 .
Questo significava che il corteo
avrebbe potuto benissimo durare un bel po' dato il suo “compito”
di sensibilizzare la popolazione .
L'immagine era quella dei “33
trentini andarono a Trento tutti e 33 trotterellando”...
velocemente eh.
Ho preso tutto con grande filosofia, ma
la situazione era davvero animalisticamente tragicomica. Mi sono
chiesta su che pianeta fosse il raziocinio dei corridori che sgambettavano
urlando soddisfatti
15,50-16,50 Davanti al circo
nell'ora morta
In sintesi si era davanti al circo
prima delle 16.00 e nessun spettatore sarebbe arrivato prima di
un'ora .
Ai maratoneta si pose il problema del
tempo libero.
Ovviamente non eravamo davanti alla cassa perché i circensi (o la polizia) avevano posto delle transenne a
circa 60 metri dal tendone e oltre non si poteva andare. Però c'era
anche un altro luogo ben sfruttabile per il presidio ed era lì, a 20
metri dalle transenne: il grande corso a 4 corsie su cui si
affacciava il piazzale . Corso che da un lato aveva il piazzale ma
dall'altro era pieno di condomini. In più proprio in quel punto
c'era il semaforo quindi c'era anche una grande comodità nel dare
volantini.
MA I MARATONETA NO!!! che hanno fatto
per un'ora ? Si sono addossati a quelle transenne e .. SI SONO
PRESIDIATI ADDOSSO . In pratica sono rimasti in quel vialetto ,
dove non c'erano altro che loro e la polizia a trastullarsi, megafonando per … sè stessi contro i circensi ( che ovviamente si avvicinavano un po' nervosi dall'altro lato delle transenne)
In quell'ora morta, ora in cui era totalmente inutile essere lì, ciò che tragicamente traspariva (vero o no) era che alcune persone, molto fragili, stessero sfogando le loro frustrazioni personali.
Naturalmente si sono caricati di rabbia
e sono anche partiti degli insulti insulSI stile 15enni, quali
quelli rivolti all'aspetto fisico dell'ottantenne Moira ( che fra
l'altro, quando era giovane, era molto più che bella e
sull'aspetto fisico avrebbe stracciato tutti i presenti).
La goccia che ha fatto traboccare il
vaso della mia pazienza e trasecolare (o ridere) i poliziotti è
stato il parto di uno slogan della cui utilità non saprei dare
definizione .
Al di là che enunciare un piatto con cadaveri di poveri uccelletti fosse POCO animalista: era ovviamente uno scherzetto per
prendere in giro, peccato fossimo lì per il defunto giraffino , non per fare gli scemi.
Decisamente sconcertata da tanto spreco di energia misto a calo di immagine , sono andata sul corso sopra indicato e ho megafonato ai
condomini davanti . Tempo 3 minuti , da moltissimi balconi dei palazzi
prospicienti la gente è uscita e si è sorbita il mio sermone
illuminante. CAVOLO! Almeno facevo qualcosa di sensibilizzante .A ogni semaforo rosso davo pure
qualche volantino.
Dopo 10 minuti altri (pochi)
manifestanti hanno preso le distanze dai trentini,dalla
polenta,dagli osei e sono venuti a volantinare sul corso.
Da
qui [mode Fantozzi off]
Ore 16,50 . inizia l'afflusso degli
spettatori .
Ecco , qui le
cose sono andate benino . Gli urlatori si erano sfogati nell'ora
precedente, chi non aveva capacità dialettiche con la gente ha
continuato a conversare come faceva prima, ma c'era un gruppetto
nutrito, forse mentalmente più dotato, che si dava da fare con
garbo per far cambiare idea sul circo a quelli che entravano (e che,
senza scampo, dovevano passare in mezzo agli animalisti).
Devo dire,
saranno tornati indietro 4 o 5 nuclei familiari, cosa che in altri
presidi non avevo visto ( uno sì, ma 5 mai) . Siamo comunque tutti consapevoli che lo scopo dei presidi al circo non è non fare entrare la gente (che tanto entra) ma fare in modo che, informata, veda lo spettacolo con occhi completamente diversi e disincantati e si accorga della sofferenza dei poveri animali.
Ore 17,30-17,45 inizio
spettacolo e fine dell'afflusso di pubblico.
Il presidio
continuava anche sullo spettacolo delle 21.00 ma ho lasciato il
campo.
Annoiandosi per 2
ore non oso pensare a cosa si sarebbero inventati … :-)
CONCLUSIONI .
Come ho scritto in
apertura il risultato davvero importante sono stati i tre articoli
di giornale.
Sul piano
“stradale” invece si sarebbe potuto fare molto meglio quanto a
sensibilizzazione dei passanti. Purtroppo la presunzione dei neofiti
è un muro non superabile, perché l'ego di chi “non” sa è così
fragile che non accetta consigli. Aspettiamo che l'esperienza dia i
suoi frutti, almeno nelle teste che sapranno valutare cosa serve e
cosa no agli animali. [1-vedi aggiornamento]
Valutare che
oltre a cose inutili ci sono anche cose DANNOSE.
Fare un corteo
bruttissimo da vedere, e antipatico da sentire fa passare non solo i
presenti per una banda di storditi, ma fa sfigurare L'INTERO
MOVIMENTO; i nostri detrattori aspettano solo i nostri errori: prenderanno un video con audio di
quel corteo e diranno “ecco guardate, questi sono gli animalisti”.
La stessa cosa vale per il lancio di
insulti o slogan da buffoni.
Tutte le volte che facciamo qualcosa
per gli animali diventiamo rappresentanti del “movimento” . Ecco
perché quando stoltamente si dice “ ciascuno faccia quel che
vuole”non si deve dimenticare che “il movimento“ (in persona di qualunque dei suoi esponenti) esprimerà il
suo giudizio di merito su come vi siete presentati, sul messaggio
che avete lanciato e sulle parole che avete usato.
Questo NON vuol dire “NON fate ciò
che vi viene in mente”.
Vuol dire : tutto (=tutto)ciò che fate, fatelo
con la TESTA.
Scordatevi che l'animalismo si possa
fare senza studiare attentamente ogni gesto o parola. Perchè ? Perchè il mondo "ci" guarda e gli sfruttatori di animali aspettano solo i "nostri" scivoloni. Se non ci mettiamo "testa", possiamo fare gravi DANNI e nessuna gabbia si aprirà.
[1] aggiornamento del 22/10/2012. Per i frutti diciamo che forse ci va ancora un po' di tempo. Il circo Orfei viene giustamente presidiato anche ad una tappa successiva ad Asti . Questo il commento dell'organizzatrice sull'evento facebook :
-- Sxxx. Dx -saremo uniti contro quella troia di merda di mummia di sto cazzo ed i suoi amici domatori
--
[1] aggiornamento del 22/10/2012. Per i frutti diciamo che forse ci va ancora un po' di tempo. Il circo Orfei viene giustamente presidiato anche ad una tappa successiva ad Asti . Questo il commento dell'organizzatrice sull'evento facebook :
-- Sxxx. Dx -saremo uniti contro quella troia di merda di mummia di sto cazzo ed i suoi amici domatori
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OHSSANTOCIELO!! Che dire ? Sperando che non ci mettano ancora tanto, aspettiamo che si capisca che il bersaglio "utile! NON è la "mummia".
Come se per far sparire la vivisezione contassimo sulla redenzione (o paura) dei vivisettori, per far sparire carne , latte, uova presidiassimo gli allevatori, per far sparire le pellicce presidiassimo le case di moda.
Ogni pressione diretta sugli aguzzini (in quanto tali e ad personam) avrà l'effetto della brezza marina su un'ustione di terzo grado .
La pressione va fatta sul sistema che sostiene gli aguzzini, sistema che comprende la legge, la cultura, l'economia e la finanza. Il presidio davanti al circo NON è un presidio al circense , ma al sistema che gli consente di esistere. Sistema che noi dobbiamo tirare giù. Se tiriamo giù un circense senza tirare giù il sistema che lo regge, via quello ne viene su un altro.
SVEGLIAAAAAAAAAAAAAAA !
Come se per far sparire la vivisezione contassimo sulla redenzione (o paura) dei vivisettori, per far sparire carne , latte, uova presidiassimo gli allevatori, per far sparire le pellicce presidiassimo le case di moda.
Ogni pressione diretta sugli aguzzini (in quanto tali e ad personam) avrà l'effetto della brezza marina su un'ustione di terzo grado .
La pressione va fatta sul sistema che sostiene gli aguzzini, sistema che comprende la legge, la cultura, l'economia e la finanza. Il presidio davanti al circo NON è un presidio al circense , ma al sistema che gli consente di esistere. Sistema che noi dobbiamo tirare giù. Se tiriamo giù un circense senza tirare giù il sistema che lo regge, via quello ne viene su un altro.
SVEGLIAAAAAAAAAAAAAAA !