opera di Giuliano Vangi |
Per Socrate la catarsi è il risultato del dialogo, quello condotto, come scrive Platone, secondo le regole dell'arte della «nobile sofistica» che con uno stringente susseguirsi di brevi domande e risposte porta alla purificazione, alla liberazione da quelle croste dell'ignoranza presuntuosa che crede di possedere saperi definitivi. https://it.wikipedia.org/wiki/Catarsi
otto/nove agosto 2015 .
L'8/8/2005, cioè dieci anni fa, ero una inconsapevole carnivorazza e mi apprestavo a chiudere lo studio per la meritata vacanza. Al tempo non avevo il computer a casa e, prima di staccare la spina, decisi di fare una navigata sul web per chiarirmi su un tema "fumoso" .
Per una serie di curiose coincidenze erano ben tre mesi che inciampavo sulla parola "vegan" . Ogni volta mi chiedevo "chissà cosa vuol dire ?" ma poi, per scarso interesse (al tempo la questione animale NON era sul mio pianeta intellettuale) e/o per altri motivi , continuavo a non sapere cosa significasse "esattamente" .
Erano le ore 20.00, io scrissi "vegan" sulla barra di google e... apriti cielo, squarciati universo, esplodi coscienza.
Passai ben OTTO ore a guardare filmati e a leggere pagine su pagine per poi giungere alla conclusione che
- OGNI forma di allevamento per qualunque scopo comporta delle atrocità sugli animali,
- il responsabile di quelle atrocità è il "cliente" finale,
- Non esiste mezza motivazione "logica & sensata" che possa dimostrare che "per il pianeta terra" allevare animali "per qualunque scopo" non sia qualcosa di drammaticamente inutile/distruttivo/dannoso/pericoloso/ infame/ nocivo.
- qualunque abuso su un inerme NON è accettabile "di per sè" , la violenza "su chiunque" non va limitata, va ABOLITA .
- l'accettazione collettiva dell'olocausto animale non è sintomo di giustizia, ma di follia collettiva; follia ben innaffiata da informazioni inesatte e devianti, sparse su menti confuse ad arte per non pensare a ciò che è giusto/opportuno e cosa no.
Avendo sempre avuto ottimi voti in matematica feci 2+2 = ora CHE SO, questa responsabilità di torturare animali/distruggere la terra/ dare soldi ad un sistema tutto sbagliato ...non me la prendo più.
Spensi il pc intorno alle tre di notte del 9 agosto 2005. Ciò di cui avevo preso coscienza mi schiacciava il petto e l'unica liberazione fu urlare e piangere durante tutto il tragitto verso casa , in auto. In auto puoi urlare quanto vuoi, nessuno ti sente.
Arrivata a casa camminai per un'ora su e giù per la stanza senza smettere di pensare a tutto quello che di colpo avevo inteso.
Una sola cosa potevo fare da subito : diventare vegetariana "almeno" .
Incontrai lo specchio del bagno e l'immagine riflessa disse: << da vegetariana ammazzi "di meno" , ma sostieni ugualmente il sistema di morte e sfruttamento che condanni>>.
Risposi .<< Hai ragione, ora che ho capito, c'è solo una cosa da fare. Diventare vegan da .. ADESSO.>>
E così fu. Erano circa le 4 del mattino del 9/8/2005.
Luisa