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e questo il link per le votazioni che si svolgeranno oggi 17/3/2014 fra le ore 10 e le ore 19 -->
clicca qui per info sulla votazione di oggi con il fine di scegliere i sette candidati per la provincia di Torino sui 59 che si sono proposti. Votano gli iscritti certificati delle varie province e ciascuno per la propria.
Programmi
Gruppi di "cittadini attivi " stanno mettendo insieme pezzi di "buone idee" per la redazione del programma che sarà definito a fine marzo.Per quando mi riguarda ho chiesto di inserire i seguenti punti.
Nella sezione "principi etici" : il governo della regione
1
-si ispira a criteri democratici che tengono conto di necessità e
scelte anche di minoranze. Tuttavia, sempre nella salvaguardia del
bene comune, disincentiva e combatte tutte quelle attività che,
seppur a favore di alcuni o scelti da minoranze, rechino tormento,
sofferenza, morte di esseri senzienti o siano distruttive
dell'ambiente o del paesaggio.
2
- nega il proprio appoggio a qualunque attività ludica e/o sportiva
che, anche con strumenti di coercizione o l'uso di armi si svolga
ai danni di esseri senzienti o sia distruttiva dell'ambiente o del
paesaggio
3 - ispirandosi alla "Dichiarazione universale dei diritti degli animali" (proclamata dall'UNESCO il 15/10/1978, http://www.mclink.it/assoc/lida/carta.htm), che sottoscrive, si adopera per contrastare le pratiche che ne violano i principi e promuove la diffusione di modelli culturali biocentrici in cui trovino spazio il rispetto e la pacifica convivenza di tutte le specie viventi in opposizione agli attuali modelli gerarchici di discriminazione, prevaricazione, dominio e sfruttamento del forte sul più debole, sia in ambito intraspecifico (uomo su uomo) che interspecifico (uomo su animale).
4
– ove non può vietare, nega l'appoggio a attività e commerci
che siano in contrasto con i punti di programma regionale e
nazionale
Nella sezione "animali"
STOP
alla caccia e a tutte le attività connesse –
La nostra regione ha una densità venatoria.praticamente
irrilevante. Larghissima parte dei piemontesi si è già più volte
espressa per abolire o ridurre al lumicino questa pratica che essi
ritengono violenta, dannosa, anacronistica, pericolosa e
diseducativa.
Circa
gli eventuali danni subiti dagli agricoltori riteniamo che uccidere
animali per esigenze imprescindibili debba essere l'ultima delle
soluzioni e, se inevitabile, sia attività da affidare a organi
istituzionali (es forestali e polizia ) e giammai a privati armati
che considerano detto esercizio come uno “sport”.
Quale misura collegata
proponiamo la CHIUSURA
degli allevamenti di ogni specie di ungulati ed altri animali a fini
venatori e DIVIETO DI IMMISSIONE sul nostro territorio .
La scusa ricorrente dei cacciatori è quella di essere
indispensabili al controllo di specie che danneggiano l'agricoltura.
Contemporaneamente è noto che la pratica delle immissioni di
selvaggina (la maggior parte con soldi pubblici) è lo strumento
per perpetuare il loro divertimento. Occorre dunque stroncare
radicalmente la riproduzione ed immissione innaturale di selvaggina
sul nostro territorio.
Aumento del controllo sulla
pesca sportiva – Sosteniamo l'emanazione di norme che
rendano la
maggiore età ed il superamento di un esame di idoneità due
requisiti necessari per l'esercizio di una attività che
si svolge a carico di un patrimonio (quello ittico)
appartenente alla collettività.
Abolizione
di ogni forma di contributo regionale
e/o aiuto diretto od indiretto ad attività che, seppur oggi
consentite dalla legge nazionale, violino i principi sanciti dalla
dichiarazione universale dei diritti degli animali , documento a cui
il m5s Piemonte dichiara di aderire .
Tali sono tutte le attività connesse a caccia, pesca sportiva,
allevamento di animali da pelliccia e da laboratorio ai fini di
ricerca, sperimentazione animale, ogni forma di spettacolo, sport,
manifestazione che faccia uso di animali vivi o morti quali corse,
gare, circhi, esposizioni, palii e rievocazioni storiche di riti
primitivi o feste medioevali con sacrifici di animali che non siano
simulacri.
Se
non potremo vietare, potremo non sostenere.
Lotta
concreta al randagismo e alla connessa sofferenza degli animali
abbandonati sia che
essi siano chiusi nei rifugi o randagi. Proponiamo un progetto
pilota con attività culturali e norme che portino all'azzeramento
della riproduzione incontrollata sul territorio come purtroppo
avviene ora. Progetto a ovvio vantaggio degli animali in primis, ma
anche a vantaggio delle casse regionali : meno randagi , meno costi
per il loro mantenimento.
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Luisa Avetta
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