lunedì 17 marzo 2014

Biocentrismo nel programma regionale piemontese. Alcune mie idee.

Il 25 maggio  si voterà per eleggere un nuovo consiglio regionale in Piemonte.
Questo è il mio profilo  -->    clicca qui per leggere curriculum e intenti

e questo il link per le votazioni  che si svolgeranno oggi   17/3/2014 fra le ore 10 e le ore 19 --> 
clicca qui per info sulla votazione di oggi   con il fine di  scegliere  i sette   candidati  per la provincia  di Torino  sui 59 che si sono proposti. Votano gli iscritti certificati  delle varie province e ciascuno per la propria.
Programmi
Gruppi di "cittadini attivi " stanno  mettendo  insieme pezzi di "buone idee" per  la redazione del programma che sarà definito a fine marzo.
Per quando mi riguarda  ho chiesto di inserire i seguenti punti.
Nella sezione "principi etici" :  il governo della regione

1 -si ispira a criteri democratici che tengono conto di necessità e scelte anche di minoranze. Tuttavia, sempre nella salvaguardia del bene comune, disincentiva e combatte tutte quelle attività che, seppur a favore di alcuni o scelti da minoranze, rechino tormento, sofferenza, morte di esseri senzienti o siano distruttive dell'ambiente o del paesaggio.

2 - nega il proprio appoggio a qualunque attività ludica e/o sportiva che, anche con strumenti di coercizione o l'uso di armi si svolga ai danni di esseri senzienti o sia distruttiva dell'ambiente o del paesaggio


3 - ispirandosi alla "Dichiarazione universale dei diritti degli animali" (proclamata dall'UNESCO il 15/10/1978,
http://www.mclink.it/assoc/lida/carta.htm), che sottoscrive, si adopera per contrastare le pratiche che ne violano i principi e promuove la diffusione di modelli culturali biocentrici in cui trovino spazio il rispetto e la pacifica convivenza di tutte le specie viventi in opposizione agli attuali modelli gerarchici di discriminazione, prevaricazione, dominio e sfruttamento del forte sul più debole, sia in ambito intraspecifico (uomo su uomo) che interspecifico (uomo su animale).

4 – ove non può vietare, nega l'appoggio a attività e commerci che siano in contrasto con i punti di programma regionale e nazionale

Nella sezione "animali" 

STOP alla caccia e a tutte le attività connesse – La nostra regione ha una densità venatoria.praticamente irrilevante. Larghissima parte dei piemontesi si è già più volte espressa per abolire o ridurre al lumicino questa pratica che essi ritengono violenta, dannosa, anacronistica, pericolosa e diseducativa.
Circa gli eventuali danni subiti dagli agricoltori riteniamo che uccidere animali per esigenze imprescindibili debba essere l'ultima delle soluzioni e, se inevitabile, sia attività da affidare a organi istituzionali (es forestali e polizia ) e giammai a privati armati che considerano detto esercizio come uno “sport”.
Quale misura collegata proponiamo la CHIUSURA degli allevamenti di ogni specie di ungulati ed altri animali a fini venatori e DIVIETO DI IMMISSIONE sul nostro territorio . La scusa ricorrente dei cacciatori è quella di essere indispensabili al controllo di specie che danneggiano l'agricoltura. Contemporaneamente è noto che la pratica delle immissioni di selvaggina (la maggior parte con soldi pubblici) è lo strumento per perpetuare il loro divertimento. Occorre dunque stroncare radicalmente la riproduzione ed immissione innaturale di selvaggina sul nostro territorio.

Aumento del controllo sulla pesca sportiva – Sosteniamo l'emanazione di norme che rendano la maggiore età ed il superamento di un esame di idoneità due requisiti necessari per l'esercizio di una attività che si svolge a carico di un patrimonio (quello ittico) appartenente alla collettività.

Abolizione di ogni forma di contributo regionale e/o aiuto diretto od indiretto ad attività che, seppur oggi consentite dalla legge nazionale, violino i principi sanciti dalla dichiarazione universale dei diritti degli animali , documento a cui il m5s Piemonte dichiara di aderire . Tali sono tutte le attività connesse a caccia, pesca sportiva, allevamento di animali da pelliccia e da laboratorio ai fini di ricerca, sperimentazione animale, ogni forma di spettacolo, sport, manifestazione che faccia uso di animali vivi o morti quali corse, gare, circhi, esposizioni, palii e rievocazioni storiche di riti primitivi o feste medioevali con sacrifici di animali che non siano simulacri.
Se non potremo vietare, potremo non sostenere.

Lotta concreta al randagismo e alla connessa sofferenza degli animali abbandonati sia che essi siano chiusi nei rifugi o randagi. Proponiamo un progetto pilota con attività culturali e norme che portino all'azzeramento della riproduzione incontrollata sul territorio come purtroppo avviene ora. Progetto a ovvio vantaggio degli animali in primis, ma anche a vantaggio delle casse regionali : meno randagi , meno costi per il loro mantenimento.
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[segue] perchè di idee  ce ne sono ancora  tante...
Luisa Avetta 



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