Questo il link http://www.comune.torino.it/consiglio/documenti1/atti/testi/2015_03939.pdf
A questo altro link invece, dal minuto 23:10 al minuto 35:13
http://streamfms.csi.it/player/OSMF/templates/comunetorino/player.html?src=rtmp://streamfms.csi.it/scheduled_live_4_10/mp4:24/comuneto-21092015-1000.mp4&rtmp_src=rtmp://streamfms.csi.it/scheduled_live_4_10/mp4:24/comuneto-21092015-1000.mp4&hls_src=http://streamfms.csi.it/vod/4/10/24/comuneto-21092015-1000.mp4&hds_src=http://streamfms.csi.it/vod/4/10/24/comuneto-21092015-1000.mp4
potete vedere e sentire la prima risposta dell'assessore Enzo Lavolta (PD) , data durante la riunione di consiglio del 21/9/2015.
Come si evince dalla registrazione la discussione proseguirà in Commissione, in una data da decidere ma che, pare, sarà l'otto novembre 2015 .
Aggiornerovvi invitandovi calorosamente a partecipare come uditori alla seduta
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C I T T À D I T O R I N O
INTERPELLANZA: "IL SERVIZIO DEI CANILI MUNICIPALI CORRISPONDE A
QUANTO PATTUITO?" PRESENTATA DAI CONSIGLIERI BERTOLA ED APPENDINO
IN DATA 7 SETTEMBRE 2015.
I sottoscritti Consiglieri Comunali,
CONSIDERATO CHE
- l'appalto per la gestione dei canili municipali è stato affidato per il triennio 2013-2015
alla sezione ENPA di Torino, e che è in scadenza alla fine del corrente anno;
durante lo svolgimento dell'attuale appalto sono emersi diversi problemi, qui di seguito
dettagliati;
- l'appalto prevede che ENPA si occupi della cattura degli animali randagi presenti sul
territorio comunale, ma che a fronte di numerose segnalazioni e lamentele da parte dei
cittadini, in particolare nella zona nord di Torino, gli interventi sono stati limitati e
insufficienti a risolvere il fenomeno;
- l'appalto prevede lo svolgimento di un certo numero di sterilizzazioni feline, e che a
questo scopo è stato assegnato ad ENPA anche un appalto supplementare per ulteriori
8.000 Euro, ma che più volte le associazioni e le persone che si occupano delle colonie
feline della città, rivolgendosi al canile municipale per effettuare una sterilizzazione o per
curare gatti del territorio cittadino malati, feriti o non autosufficienti o in situazioni di
pericolo, nonostante ciò sia espressamente previsto nell'articolo 1 del contratto, si sono
visti rifiutare l'intervento con le giustificazioni più disparate;
- l'appalto prevede che, a norma di legge, il canile municipale sia tenuto ad accogliere gli
animali da affezione vaganti sul territorio cittadino e degli animali di proprietà in
situazioni di emergenza (articolo 1, lettera A ed E), ma che, da numerose segnalazioni
ricevute e finanche da esposti in Procura, il canile spesso si rifiuta di accogliere nuovi
animali, anche nel caso di padroni impossibilitati alla detenzione dell'animale per gravi
ed urgenti circostanze ben documentate (per esempio persone incarcerate, sfrattate o
gravemente malate), e persino nel caso di animali già precedentemente ospitati nel canile
che gli affidatari vogliono restituire; e che le associazioni di volontariato, che poi invece
spesso accolgono a proprie spese gli animali rifiutati dal canile municipale, segnalano che
si tratta di casi non isolati;
- in tale obbligo di accoglienza sono compresi tutti gli animali domestici, e invece risulta,
da testimonianze di cittadini e come riportato anche dagli organi di stampa, che il canile
2015 03939/002 2
rifiuti regolarmente conigli, criceti e altri animali domestici diversi da cani e gatti ma
facilmente detenibili;
- nonostante l'appalto includa l'accoglienza di tutti gli animali domestici e che non si sia
mai raggiunta la capienza massima, risulta che l'Amministrazione abbia affidato a parte
un ulteriore appalto per l'accoglienza dei cani molossoidi catturati o abbandonati sul
territorio comunale, con una ulteriore spesa di circa 40.000 Euro;
- a norma della Legge 281/1991 la profilassi e le sterilizzazioni degli animali non spettano
comunque al canile municipale ma alla sanità pubblica;
INTERPELLANO
Il Sindaco e l'Assessore competente per sapere:
1) quale sia il numero medio di cani e di gatti presenti quotidianamente nei due canili
municipali;
2) quanti siano i cani accolti nei canili municipali durante lo svolgimento dell'attuale
appalto, e quanti siano invece i casi in cui i cani sono stati rifiutati e per quali motivi, e
quali siano in pratica le "procedure e modalità da concordarsi di volta in volta con il
Direttore dell'esecuzione del contratto" (così definite dal contratto stesso) atte a
permettere o vietare l'ingresso degli animali nelle strutture;
3) quante siano le sterilizzazioni feline effettuate durante lo svolgimento dell'appalto, e
quanti siano invece i casi in cui sono state rifiutate e per quali motivi;
4) perché, nonostante le previsioni dell'appalto, vengano regolarmente rifiutati gli animali
domestici diversi da cani e gatti, e cosa sia scritto nel registro "altri animali" previsto nella
documentazione del canile;
5) perché si sia reso necessario un ulteriore appalto ad un altro fornitore per la gestione dei
cani molossoidi, e quale sia stato il criterio di scelta delle strutture idonee;
6) se la profilassi e le sterilizzazioni degli animali ospitati siano effettivamente svolte dalla
sanità pubblica come previsto dalla Legge 281/1991, e quali siano le incombenze
sanitarie sugli animali ospitati effettivamente svolte dal gestore del canile municipale;
7) quali siano le misure intraprese dall'Amministrazione per verificare su base continuativa
che tutte le clausole dell'appalto vengano rispettate, e se siano mai state riscontrate e
contestate al gestore dei canili inadempienze di qualche tipo e/o applicate penali.
F.to: Vittorio Bertola
Chiara Appendino
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[segue...]
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